Luca 11,47-12,1

Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.

Il libro di Daniele racconta di un santo profeta, che apparteneva alla tribù di Giuda e discendente dalla stirpe reale. Quando ancora giovane, è stato portato via con i suoi tre giovani compagni a Babilonia al tempo della cattività del re Joakim nel 605 aC Scelto per il servizio al re degli Assiri, hanno ricevuto nuovi nomi: Daniel è stato nominato Baltassar, Anania, Sidrach, Misael, Misach, e Azaria, Abdenago. Esse sono state sollevate nel palazzo reale e ha insegnato la saggezza dei Caldei. Tre anni dopo, Daniel, dopo aver interpretato il sogno misterioso del re Nabucodonosor, e rivendicata Susanna dalle accuse ingiuste dei due anziani, fu nominato governatore dal re di tutta la provincia di Babilonia e capo prefetto dei satrapi, i principali persiano governatori, su tutti i saggi di Babilonia. Sotto il regno del figlio di Belsassar, Nabuchodonosor, Daniel ha spiegato la scritta sul muro del palazzo del re. Quando Dario il Medo, chiamato anche Cyrus, assediato e occupato Babilonia nel 538 aC, Daniel è stato nominato uno dei tre grandi ministri che Ciro aveva stabilito a capo i satrapi 120 del suo regno. Falsamente denunciato dai suoi nemici, fu gettato in un leoni 'den, ma, sostenuto da un contributo in alto, ha chiuso le bocche dei leoni. Tra i leoni, era come un pastore tra le sue pecore.Per quanto riguarda i suoi tre giovani compagni, dopo aver rifiutato di prostrarsi davanti ad una statua di Nabuchodonosor, sono stati gettati nel forno incandescente. Rimanendo intatto in mezzo alle fiamme, glorificavano Dio dal bellissimo inno che la liturgia ha inserito nelle Odi settima e l'ottava del stichologia.