Sinassario

San Mosè era uno schiavo di origine etiope. Il suo padrone lo aveva espulso da casa per il suo carattere difficile e in conseguenza di un omicidio e un furto. Per qualche tempo divenne capo di alcuni briganti. Mosso dalla grazia in una circostanza grave della sua vita, si ritirò in un monastero e lì fece penitenza per riportare alla fede di Cristo i suoi antichi compagni. Visse santamente nel deserto di Skete e ricevette l'ordinazione sacerdotale. Morì nel IV secolo all'età di settantacinque anni, lasciando dietro di sé settanta discepoli.

Epistola

Galati 5,22-6,2

 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;  contro queste cose non c'è legge.
 Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri.  Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.  Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

 Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione.  Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo.