Sinassario

Oggi si ricorda il miracolo di sant'Eufemia compiuto nel 451. Durante il  IV Concilio Ecumenico a Calcedonia convocato contro l'eresia monofisita di Eutiche e Dioscoro, i Padri conciliari, dopo molte discussioni, non riuscivano a raggiungere una deliberazione comune e così decisero di chiedere la conferma divina sulle verità della fede in esame e trascrissero le loro rispettive definizioni su due libri separati. Sigillati, i due tomi vennero posti all'interno dell'urna che conteneva le reliquie di sant'Eufemia, che a sua volta venne sigillata. Dopo tre giorni e tre notti di suppliche e preghiere, alla presenza dell'imperatore Marciano, il reliquiario fu aperto e il tomo degli eretici fu trovato sotto i piedi della Martire, mentre quello degli ortodossi nella mano destra. Questo segno decretò la verità di fede e la commemorazione odierna di sant'Eufemia Megalomartire.

 (Per la vita di sant'Eufemia vedi 16 Settembre)

Vangelo

Luca 7,36-50

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di' pure». «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».

Epistola

2Corinzi 6,1-10

 E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.  Egli dice infatti:
Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso
.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
 Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero;  ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce,  nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni;  con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero;  con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra;  nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri;  sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte;  afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!

Inni

Apolitikion

Λίαν εὔφρανας τοὺς ὀρθοδόξους, καὶ κατῄσχυνας τοὺς κακοδόξους, Εὐφημία Χριστοῦ καλλιπάρθενε· τῆς γὰρ Τετάρτης Συνόδου ἐκύρωσας, ἃ οἱ Πατέρες καλῶς ἐδογμάτισαν, Μάρτυς ἔνδοξε, Χριστὸν τὸν Θεὸν ἱκέτευε, δωρήσασθαι ἡμῖν τὸ μέγα ἔλεος.

Lían éf̱franas toús orthodóxous, kaí katí̱schynas toús kakodóxous, E̓ffimía Christoú kallipárthene: tís gár Tetártis Synódou ekýrosas, á i Patéres kaló̱s edogmátisan, Mártys éndoxe, Christón tón Theón ikéteve, dorísasthai imín tó méga éleos.

Hai grandemente rallegrato gli ortodossi e confuso gli eterodossi, o Eufemia, vergine di Cristo: tu hai infatti ratificato le dottrine ottimamente stabilite dai padri del IV Concilio. O martire gloriosa, supplica Cristo Dio di darci la grande misericordia.