Sinassario

San Teofilatto, di origine asiatica, giunse a Costantinopoli giovanissimo e fu messo sotto la guida di san Tarasio, che in quel momento era primo segretario imperiale. Eletto Patriarca nel 787, San Tarasio fece costruire un monastero e qui entrarono Teofilatto e Michele il Confessore. Quando lo ritenne opportuno san Tarasio consacrò Michele metropolita di Sinnada, e Teofilatto metropolita di Nicomedia. San Tarasio morì nel 806 e a lui succedette Niceforo. Nell'813 divenne imperatore Leone l'Armeno, il quale si rivelò essere iconoclasta, allora Niceforo, attorno all'815, convocò una rappresentanza di vescovi, tra cui Teofilatto, perché si recasse dall'imperatore e cercasse di cambiare la sua posizione, ma i vescovi non ci riuscirono e allora Teofilatto profetizzò all'imperatore una morte terribile; infuriatosi, egli lo fece imprigionare ed esiliare nell'isola di Strobilo, dove morì nell'845, ma la profezia effettivamente si avverò durante la notte di Natale dell'820, quando l'imperatore venne aggredito nella sua cappella e nessuno accorse in suo aiuto. Diversi anni dopo, durante il patriarcato di san Metodio (843-847), il corpo del Santo fu riportato a Nicomedia e sepolto in una chiesa che egli stesso aveva fatto costruire.