Sinassario

Bassa viveva ad Edessa, una città della Macedonia ed era la moglie di un certo Valeriano, un sacerdote pagano. Ebbe tre figli: Teognide, Agapio e Pistus, che fece crescere nella fede cristiana. Insieme ai figli fu tradita dal marito che li denunciò come cristiani al proconsole locale. Ognuno dei suoi figli fu torturato davanti a lei e decapitato. Lei fu imprigionata, gettata nel fuoco, lapidata, ma rimanendo illesa, fu portata ancora una volta al tempio per adorare gli idoli. La corona del martirio la ricevette quando concretizzò ulteriormente il suo rifiuto rovinando a terra l'idolo di Zeus. Fu decapitata, verso l'anno 290, durante il regno di Massimiano.