Sinassario

Sia san Giasone che san Sosipatro furono apostoli di san Paolo e da lui sono presentati come parenti all'interno della sua Lettera ai Romani (1 Romani 16,21).
Giasone era di Tarso di Cilicia, città della quale divenne vescovo, mentre Sosipatro era di Patrasso di Acaia e divenne vescovo di Iconio. Dopo essersi occupati delle loro chiese per lungo tempo, partirono e giunsero nell'isola di Corfù, dove furono i primi a predicare il Vangelo.

Epistola

1Corinzi 4,9-16

 Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all'ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.  Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati.  Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo,  ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo;  calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
 Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi.  Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il vangelo.  Vi esorto dunque, fatevi miei imitatori!