Sinassario

San Clemente nacque ad Ancira, in Galazia, Ankara dell'odierna Turchia, sotto Diocleziano. Suo padre era pagano, mentre sua madre era cristiana. Inizialmente visse da monaco, ma più tardi divenne sacerdote e poi Vescovo della sua città. Venne arrestato mentre battezzava dei fedeli e in nome della sua fede in Cristo lotto e patì molte sofferenze, per vent'otto anni fu trasferito da una prigione all'altra e, infine, nel 296, subì il martirio assieme a Sant'Agatangelo, di origini romane, durante il regno di Massimiano.

Vangelo

Marco 2,23-3,5

In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?». Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata.

Epistola

Filippesi 3,20-4,3

 La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo,  il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.

 Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete saldi nel Signore così come avete imparato, carissimi!
 Esorto Evòdia ed esorto anche Sìntiche ad andare d'accordo nel Signore.  E prego te pure, mio fedele collaboratore, di aiutarle, poiché hanno combattuto per il vangelo insieme con me, con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita.

Inni

APOLITIKION

Klìma osiòtitos * ke stèlechos athlìseos, * ànthos ieròtaton * ke karpòs os theòsdhotos * tis pistìs, panìere, * idhìtatos evlàstisas. * All’os Martìron sìnathlos * ke Ierarchòn sìnthronos, * prèsveve Christò to Theò * sothìne tas psichàs imòn.

O tutto santo, fra i fedeli splendesti come ramo di santità, corpo di lotta, fiore di santità, frutto dono divino; come compagno dei martiri e dei gerarchi, prega Cristo Dio che salvi le anime nostre.