Sinassario

La festa del 6 gennaio, in cui si commemora il battesimo di Gesù Cristo nel Giordano, nella Chiesa bizantina, viene liturgicamente chiamata Teo-fania (manifestazione di Dio), ma anche il termine Epi-fania (manifestazione dall'alto) vi trova riscontro e uso. Il Synaxàrion indica: "Il 6 di questo mese di gennaio celebriamo le Sante Teofanie del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo". Viene usato il plurale ‘le Sante Teofanie' (ta Hàghia Theophàneia) le Manifestazioni di Dio. Dio in realtà si è manifestato nella incarnazione e nascita secondo la carne del Verbo, e si è rivelato come Trinità, Dio Uno e Trino: Padre, Figlio e Spirito Santo.

Il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, che commemoriamo in questo giorno, ci ricorda che lì "si è manifestata" la Santa Trinità che noi "veneriamo".
L'Apolytìkion del giorno contiene gli elementi essenziali della festa della Teofania. L'inno canta:


"Al tuo battesimo nel Giordano, si è manifestata l'adorazione della Trinità; la voce del Padre ti rendeva infatti testimonianza, chiamandoti ‘Figlio diletto', e lo Spirito in forma di colomba confermava la sicura verità di questa parola, O Cristo Dio che ti sei manifestato, e hai illuminato il mondo, Gloria a te".


L'inno riprende ed elabora gli elementi che ci riporta il Vangelo di Matteo che si proclama quel giorno. Gesù "andò al Giordano per farsi battezzare" da Giovanni che cercava di rifiutarsi dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me"? Ma Gesù insistette. E appena battezzato, uscendo dall'acqua "si aprirono i cieli, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui". Nello stesso tempo una voce dal cielo disse: "Questi è il mio figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto" (Mt 3,16-17).

L'inno riassume e interpreta:

  • Al tuo battesimo nel Giordano, si è manifestata (ephanerōthē) la Trinità che veneriamo,
  • Si sentì la voce del Padre che ti indicava come Figlio diletto,
  • Si vide lo Spirito Santo sotto forma di colomba,
  • Questi confermava la sicura verità della Parola sentita.

L'inno termina con la preghiera dossologica:
  • Cristo Dio che ti sei manifestato (epiphaneìs)
  • Che hai illuminato il mondo (tòn kòsmon phōtìsas):
  • Sia Gloria a Te.

L'Epifania del Cristo, la sua manifestazione dall'alto, è illuminazione del mondo. La festa dell'Epifania-Teofania è detta anche Festa delle luci. Nell'Apolytìkion di Natale si dice coerentemente che dalla Vergine "è sorto il Sole di giustizia", Cristo Dio nostro, "che illumina coloro che erano nelle tenebre". Il giorno della Teofania, battesimo di Gesù, è una delle grandi dodici feste dell'anno liturgico bizantino. E' uno dei giorni indicati per il battesimo dei credenti come allude l'inno che si canta al posto del Trisaghion: "Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti".

In questo giorno ha luogo la Grande Benedizione (Mègas Aghiasmnòs) delle acque, una akolouthèia analoga alla benedizione dell'acqua per il battesimo di ciascun fedele. Nell'acqua benedetta si immerge la Croce, segno del battesimo di Cristo, paradigma del battesimo di ogni cristiano. Questa celebrazione ha luogo al termine del vespro in chiesa, mentre il giorno stesso della festa, il 6 gennaio, si ripete nella fontana del villaggio, o in un fiume vicino, o, dove si trova, nel mare, a imitazione del battesimo di Gesù avvenuto nel Giordano. Con l'acqua del Grande Aghiasmòs, in questo giorno e nei giorni seguenti, si benedicono le case delle singole famiglie, estendendo la benedizione di Dio all'intera comunità credente e all'ambiente in cui vive. Si conferma, con l'acqua benedetta nel giorno della Teofania, l'annuncio della fede nella Trinità all'intera comunità, richiamando la venerazione che ad Essa deve il credente.



mons. Eleuterio Francesco Fortino

Vangelo

Mt 3, 13-17

In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?. Ma Gesù gli disse: Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia. Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.

Epistola

Tito 2, 11-14; 3, 4-7

È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo; il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.
Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.

Inni

APOLITIKION

ν Ἰορδάνῃ βαπτιζομένου σου Κύριε, ἡ τῆς Τριάδος ἐφανερώθη προσκύνησις· τοῦ γὰρ Γεννήτορος ἡ φωνὴ προσεμαρτύρει σοι, ἀγαπητὸν σε Υἱὸν ὀνομάζουσα· καὶ τὸ Πνεῦμα ἐν εἴδει περιστερᾶς, ἐβεβαίου τοῦ λόγου τὸ ἀσφαλές. Ὁ ἐπιφανεὶς Χριστὲ ὁ Θεός, καὶ τὸν κόσμον φωτίσας δόξα σοι.

En Iordhàni vaptizomènu su, Kìrie, * i tis Triàdhos efaneròthi proskìnisis; * tu gar Ghennìtoros i fonì prosemartìri si, * agapitòn se liòn onomàzusa; * ke to Pnèvma en ìdhi peristeràs * evevèu tu lògu to asfalès. * O epifanìs, Christè o Theòs, * ke ton kòsmon fotìsas, dhòxa si.

Mentre tu eri battezzato nel fiume Giordano, o Signore, si rendeva manifesta l’adorazione della Trinità; infatti la voce del Genitore ti rendeva testimonianza, chiamandoti Figlio diletto, e lo Spirito Santo sotto forma di colomba, confermava la parola infallibile. O Cristo Dio, che ti sei manifestato a noi ed hai illuminato il mondo, gloria a Te.

 

KONDAKION

πεφάνης σήμερον τῇ οἰκουμένῃ, καὶ τὸ φῶς σου Κύριε, ἐσημειώθη ἐφ᾽ ἡμᾶς, ἐν ἐπιγνώσει ὑμνοῦντας σε. Ἦλθες ἐφάνης τὸ Φῶς τὸ ἀπρόσιτον.

Epefànis sìmeron * ti ikumèni, * ke to fòs su, Kìrie, * esimiòthi ef’imàs * en epighnòsi imnùndàs se: ìlthes, efànis, * to Fòs to apròsiton.

Oggi sei apparso al mondo e la tua luce, o Signore, si è manifestata su di noi, che, rischiarati, ti inneggiamo: Sei venuto, ti sei manifestato, o luce inaccessibile.