Sinassario

San Proclo fu discepolo di san Giovanni Crisostomo, e fu elevato alla sede arcivescovile di Costantinopoli nel 434 con Teodosio II il Giovane. La sua azione pastorale fu rivolta principalmente in difesa di Maria, la Madre di Dio, redando opere dogmatiche contro Nestorio e i suoi sostenitori. Fu lui a convincere l'imperatore Teodosio il Giovane e sua sorella Pulcheria a portare le sacre reliquie di san Giovanni Crisostomo, suo maestro, da Comana, dove era morto durante l'esilio a Costantinopoli. Trionfalmente le reliquie furono accolte al loro ritorno nella città imperiale e ogni anno il 27 di gennaio si fa memoria di tale evento. Proclo morì in pace nel 447.

Epistola

Ebrei 7,26-8,2

 Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli;  egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso.  La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno.

 Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della maestà nei cieli,  ministro del santuario e della vera tenda che il Signore, e non un uomo, ha costruito.