Sinassario

Secondo la sua prassi, la Chiesa bizantina celebra il giorno successivo alla festa della Natività della Theotokos, i santi che hanno avuto un ruolo preponderante in essa, i nonni di Dio, Gioacchino e Anna.

Vangelo

Luca 8,16-21

Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Epistola

Galati 4,22-27

 Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera.  Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne; quello dalla donna libera, in virtù della promessa.  Ora, tali cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar  - il Sinai è un monte dell'Arabia -; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli.  Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre.  Sta scritto infatti:
Rallègrati, sterile, che non partorisci,
grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto,
perché molti sono i figli dell'abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito
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