Sinassario

San Gennaro fu vescovo di Benevento, in Campania, e subì il martirio sotto Diocleziano all'inizio del quarto secolo.
La storia ci narra che tra le persone incarcerate a seguito delle persecuzioni ci Diocleziano, ci fu il diacono Sosso, amico di Gennaro, che venne messo in catene a Pozzuoli. Gennaro seppe di questo arresto e volle recarsi dall'amico per confortarlo, portando con sé anche due compagni, Festo e Desiderio, ma quando il proconsole della Campania venne a sapere di questa visita, la interpretò come un'intromissione, così li fece arrestare tutti e tre; a questi si aggiunsero poi altri tre Cristiani, Procolo, diacono di Pozzuoli, Eutiche e Acuzio, i quali protestarono contro questo arresto, visto che Gennaro era vescovo molto amato. La condanna per i Cristiani prevedeva la lotta contro le bestie feroci, ma, visti i disordini che continuavano a generarsi, questi martiri furono tutti decapitati il 19 Settembre del 305.
Il corpo di San Gennaro fu sepolto a Napoli, dove è ancora oggi oggetto di grande venerazione.