Sinassario

Originario di Myra, in Licia, San Crescenzio apparteneva ad una nobile famiglia e forse visse nel III sec. Vedendo che l'empietà e l'adorazione dei demoni dilagavano e che molti schiavi cadevano nell'errore di adorare oggetti inanimati, andò in mezzo a loro per esortarli a pentirsi delle loro credenze vane e a rivolgersi all'unico Dio, il Creatore di tutte le cose e il Maestro della vita.
Poiché lui, pur consapevole delle torture a cui sarebbe stato sottoposto, confessò spontaneamente la sua fede in Cristo, fu accusato dal governatore di essere uno "spirito del male". Interrogato, il Santo rispose ad ogni domanda che gli fu posta semplicemente dicendo di essere cristiano. Si rifiutò di sacrificare agli idoli e rifiutò perfino il consiglio datogli dal governatore di limitarsi a simulare tale gesto, dicendo che il corpo non poteva fare ciò che non era approvato dall'anima, poiché l'anima conduce e muove il corpo. Il Santo allora fu crudelmente torturato e poi gettato sul rogo.