Sinassario

La santa martire Parasceve il cui nome dal greco significa «preparazione» era figlia di Agatone e Politia ed è nata in un villaggio nei pressi di Roma. Fu chiamata Parasceve perché nacque di Venerdì (in greco "paraskevì") e ricevendo dai suoi genitori una educazione cristiana si dedicò sin dalla giovinezza alla lettura delle Sacre Scritture e alla meditazione della Parola divina, portando molti alla fede in Cristo.

Venne arrestata e invitata ad adorare gli idoli pagani, ma lei rispose con le parole del profeta Geremia (Ger 10:11): «Gli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo». Fu martirizzata con la decapitazione dopo numerose torture intorno all'anno 140.

Epistola

1Timoteo 3,13-4,5

 Coloro infatti che avranno ben servito, si acquisteranno un grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in Cristo Gesù.
 Ti scrivo tutto questo, nella speranza di venire presto da te;  ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.  Dobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà:
Egli si manifestò nella carne,
fu giustificato nello Spirito,
apparve agli angeli,
fu annunziato ai pagani,
fu creduto nel mondo,
fu assunto nella gloria.

 Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche,  sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza.  Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità.  Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie,  perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.